Charlie Kaufman, sceneggiatore di capolavori come Eternal sunshine of the spotless mind e Synecdoche, New York, ha portato sullo schermo (grazie a Netflix) I’m thinking of ending things, un’opera intricata e meravigliosa tratta dall’omonimo romanzo di Iain Reid.
Un feel good movie scoperto per caso su Netflix e altri film belli visti questo mese.
Guardando The peanut butter falcon mi sono ritrovata a provare esattamente le emozioni che speravo di provare. Quel misto di euforia e dolcezza, quel lampo di luce nelle tenebre, quella voglia di buttarsi e cercare la propria avventura. È una storia con un’anima gentile, buona, per cui vale la pena sciogliersi.
In cima alla mia lista di questo mese c’è The Tale, un racconto intimo, brutale, necessario. Laura Dern interpreta una donna che vuole recuperare i ricordi del passato e capire cosa le è successo davvero, rivelando a se stessa verità nascoste e a lungo distorte.
Favolacce è un incubo, un tormento continuo da cui vuoi svegliarti ma non ci riesci. Perchè attrae e respinge, mostra e nasconde. Ti trascina in un malessere fatto di inquietudine sospesa, di caldo asfissiante e suoni disturbanti. Il finale lascia sgomenti, perplessi, ma anche profondamente affascinati dalla potenza del buon cinema.