Cortomiraggi

Libri

Daniel Cuello, Mercedes

Elisa

Mercedes piomba nella storia a gamba tesa e, per quanto abbia cercato di distaccarmi dai suoi discutibili comportamenti, alla fine mi si è incollata addosso. L’intricato intreccio parla sostanzialmente della fuga della donna più potente del mondo da tutto e da tutti, in un susseguirsi di vicende spiacevoli che coinvolgono il mondo intero. La storia mi ha catturato subito, ma per godermela appieno sentivo il bisogno di soffermarmi sulle espressioni facciali e vi consiglierei di fare lo stesso. Il tratto di Daniel Cuello sembra vivo, le sue immagini così curate ed eloquenti si muovono stando ferme.

Ho apprezzato inoltre la sottile ironia affiancata al dramma, che non provoca risate di pancia ma di testa. Battute che fanno sorridere e riflettere allo stesso tempo, indice di una scrittura non solo coinvolgente ma anche e soprattutto acuta. Mi ha provocato sorrisi con annessi sensi di colpa. Ed è stato un bene.

Mercedes fa riflettere non solo su se stessi, ma sull’umanità intera. Sul potere che i sottintesi hanno sulle nostre vite, su quanto ogni giorno cerchiamo in tutti i modi di non vedere, sulle conseguenze di tutto questo. C’è una vignetta emblematica che dice: “le cose non dette, quelle, sono le più rumorose”. Io ci ho visto un’infinità di non detti in questo romanzo, e li ho visti anche in ciò che mi circonda. Il personaggio di Mercedes è così affascinante perché è un insieme di scomode e ingombranti verità nascoste. Ognuno di noi ha dentro di sé qualcosa di questa donna maestosa e prepotente, che voglia ammetterlo o meno.

Mai avrei pensato che un fumetto potesse trasmettermi così tanto. Da qualche anno ho iniziato ad abbattere i miei pregiudizi, a provare a leggere guardare e ascoltare cose apparentemente lontane da me. Mi sono messa a canticchiare musica rap, ho visto film coreani, ho – appunto – divorato fumetti. E tante altre cose. Alcune mi hanno toccato nel profondo, altre le ho pian piano abbandonate, altre ancora le ho semplicemente conosciute. Ma ci ho provato, e per me è stato un passo importante, un passo che mi ha permesso di imbattermi in meraviglie come Burning o Mercedes. E spesso siete stati voi coi vostri consigli a farmi abbattere questi muri, con vostri “secondo me ti piacerebbe” e “ho visto questo film e ho pensato a te”. Quindi grazie, grazie di cuore. E a chi ancora è al riparo da tutto nella sua comfort zone voglio dire soltanto: Permettetevi di andare oltre le vostre convinzioni, c’è tanto da scoprire.

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