Cortomiraggi

Libri

Herman Koch, Easy life

Elisa

Easy life è un romanzo breve, scorrevole. Si legge in fretta e si metabolizza con calma.

All’inizio è facile entrare nella testa del protagonista, ogni cosa è vista dai suoi occhi e gli altri personaggi vengono filtrati attraverso le sue idee e esperienze. Questo permette di buttarsi a capofitto nella storia fidandosi dell’io narrante, annuendo a qualche sua intuizione e sorridendo per il modo in cui ritrae la vita.
Quando poi si entra davvero nel fulcro della vicenda qualcosa però si spezza. La fiducia instaurata con Tom Sanders inizia a sgretolarsi e a turbare sempre di più il lettore, che fa sempre più fatica a capire da che parte stare. O se esiste davvero una parte giusta in cui stare.

Leggere questo libro mi ha turbato, ma in senso positivo. Mi ha costretto a interrogarmi sul mondo circostante e su quanto certe parole possano influenzare la vita delle persone. Si pensi appunto ai citati libri di auto-aiuto, tema cardine dell’intero romanzo. Easy life, in modo cinico e schietto, mette il lettore in una posizione poco confortevole e lo punzecchia più volte, in una sorta di psicologia inversa perpetrata fino all’ultima pagina.

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