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Film

Boy Erased

Elisa

Dopo il successo del romanzo di Garrard Conley arriva nelle sale Boy Erased, diretto da Joel Edgerton e interpretato da Russell Crowe e Nicole Kidman.

Dopo una brutta e controversa esperienza al college Jared Eamons rivela ai suoi genitori di essere omosessuale. Questi, paralizzati, decidono quasi all’istante di fargli intraprendere una terapia di conversione. Il giovane finirà quindi nelle mani di Viktor Sykes, un uomo convinto che l’omosessualità sia una scelta, e che in quanto tale possa essere modificata.

Nel raccontare questa storia Joel Edgerton provoca abilmente nello spettatore una sorta di distacco emotivo, soprattutto nella prima metà del film. Il suo stile sobrio e analitico permette di entrare in contatto con i fatti senza essere influenzati dai sentimenti dei personaggi, l’emotività di chi guarda è repressa come quella del protagonista e si risveglia solo quando Jared non riesce più a contenerla. Questa tecnica porta ancora di più alla luce tutto quello che ruota intorno alle terapie di conversione mostrando una società chiusa, prepotente, rigida. Una mentalità governata dai pregiudizi che dice di voler promulgare amore ma che in realtà genera solo odio e sofferenza.

Boy Erased ritrae una verità scomoda con grande sensibilità e rispetto. Pur raccontando la storia di un solo ragazzo, racconta anche quella di tutti gli altri. Fa vedere soprusi, violenza, bigottismo, dolore. Ragazzi che accettano di non essere più se stessi, altri che si ribellano e vengono puniti, altri ancora che convivono con enormi conflitti interiori. Questo film mi ha turbato silenziosamente, mi ha fatto vedere il male da lontano permettendomi di giudicare con lucidità l’assurdità e l’orrore di una realtà tenuta fin troppo nascosta. Ma mi ha anche fatto vedere una forza enorme, un coraggio e una voglia di combattere da spezzare il cuore.

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