Serie TV

Westworld

Voglio rivolgermi soprattutto a chi non l’ha vista ed è titubante all’idea di iniziarla o meno: Guardatela, entrate in questo mondo surreale, elaborate pensieri complessi sulla realtà che vi circonda. Interrogatevi, dubitate. Stimolate la vostra curiosità su questi temi, trovate in alcune scene l’ispirazione per leggere Kant e Hegel. Alla fine, a prescindere dalla deriva presa nella seconda stagione, Westworld merita attenzione.

Miniserie

Catch-22

Visivamente ottima, cast da brividi, sceneggiatura corposa. Catch-22, tratta dal romanzo di Joseph Heller, è l’imperdibile miniserie di sei puntate prodotta, diretta e interpretata da George Clooney.

Miniserie

The night of

The night of è una miniserie targata HBO di soli otto episodi. Un thriller psicologico curato nei dettagli, affascinante, che scava più di quanto ci si aspetta.

Serie TV

Kidding

Ho finito Kidding perplessa e tra le lacrime. Durante questi dieci episodi mi sono sentita spesso spiazzata, a tratti infastidita e altre volte invece profondamente commossa. Kidding è una serie TV diretta da Michel Gondry (conosciuto soprattutto per Eternal sunshine of the spotless mind) che si divide tra dramma e ironia seguendo uno stile originale, molto tagliente e poco convenzionale. Il suo essere così brutale fa emergere il divario interiore che separa Jeff dal suo personaggio in un programma per bambini: Mr. Pickles. Prima di iniziare questa serie bisogna prepararsi a qualcosa di davvero diverso dal solito, qualcosa che rompe gli schemi, che dà fastidio e che, soprattutto all’inizio, può risultare solo molto superficiale e scorretto. Ma dovete andare avanti, dovete fidarvi di quella fragilità delirante interpretata magistralmente da Jim Carrey e tenere alta l’attenzione. Perché alcune scene sono così sincere che fanno paura. E arrivano nei momenti meno adatti, proprio in quelli più assurdi, magari subito dopo una battuta sconcia o un litigio inutile. Ti trafiggono e poi ti lasciano lì a fissare lo schermo, mentre qualcos’altro ha nuovamente spazzato via tutto. Parole perfette e sguardi pieni di emozione si alternano a situazioni patetiche e surreali, ed è proprio questa confusione, questo continuo cambio di registro, che mette in evidenza ancora di più la vita spezzata di un uomo qualunque, il suo dolore e il suo sommesso coraggio.  

Serie TV

Big Little Lies

Big Little Lies è composta solo da sette episodi ed è diretta da Jean-Marc Vallée, regista di Dallas Buyers Club e Wild. È una serie in cui i drammi familiari si intrecciano e si moltiplicano, tirando fuori i segreti più intimi di personaggi all’apparenza perfetti. Ogni dettaglio mostra sempre di più il contrasto tra apparenza e realtà, tra facciata e sostanza, tra detto e non detto. Il lato tecnico, dalla fotografia alla colonna sonora, fa da perfetta cornice a una storia in cui prevalgono sceneggiatura e interpretazioni (Alexander Skarsgård sorprendente). La macchina da presa sembra entrare nelle case senza permesso, concedendo allo spettatore un quadro completo che invece sfugge ai personaggi. Una tecnica che attenua i colpi di scena, ma che permette di provare uno sgomento maggiore nel momento in cui tutte le verità verranno rivelate nell’intenso e travolgente episodio finale. La seconda stagione (con l’aggiunta nel cast di Meryl Streep) andrà in onda il prossimo anno.