Never rarely sometimes always
Eliza Hittman scrive e dirige un dramma dal sapore neorealista in cui i dialoghi sono ridotti al minimo e le emozioni dilagano. Tra i miei preferiti di questo 2020.
Eliza Hittman scrive e dirige un dramma dal sapore neorealista in cui i dialoghi sono ridotti al minimo e le emozioni dilagano. Tra i miei preferiti di questo 2020.
Guardando The peanut butter falcon mi sono ritrovata a provare esattamente le emozioni che speravo di provare. Quel misto di euforia e dolcezza, quel lampo di luce nelle tenebre, quella voglia di buttarsi e cercare la propria avventura. È una storia con un’anima gentile, buona, per cui vale la pena sciogliersi.
Trovo quasi impossibile parlare di Tully senza svelarvi troppo. Prima di vederlo vi basti sapere che sarete di fronte a un racconto intimo e penetrante, fatto di dialoghi spontanei e lunghe confidenze. Affonderete gli animi in una storia di maternità caratterizzata da una veridicità che raramente si trova sullo schermo, e che purtroppo a volte viene tenuta nascosta anche nella vita di tutti giorni.
Se dovessi riassumere in poche parole ciò che mi ha lasciato BoJack Horseman direi così: tutti proviamo un profondo senso di angoscia esistenziale e tutto sta nell’imparare a conviverci. Insieme.