Miniserie

The Outsider

Vedere serie o film tratti da libri mi affascina sempre. Quando poi, come nel caso di The Outsider, l’adattamento si distanzia dall’originale senza snaturarlo e anzi regalandogli nuova linfa sono ancora più felice. La casa di produzione HBO ha studiato il thriller soprannaturale di Stephen King, ne ha sviscerato i suoi punti forti aggiungendone altri e ha creato una miniserie che puntando sulla tecnica – dalla fotografia asettica alle musiche solenni – riesce a esaltare i lati più nascosti della storia.

Miniserie

Good Omens

Good Omens è intrattenimento di alta qualità, in cui non mancano sprezzanti critiche al mondo di oggi e scambi di battute brillanti. A volte l’intreccio è fin troppo fitto e complicato, ma forse il bello è anche questo. Perché è eccentrica, esagerata, originale, segue regole tutte sue. E, soprattutto, distrugge ogni pregiudizio possibile.

Miniserie

Unbelievable

La struttura di Unbelievable è molto solida e limpida, è articolata come un grande fatto di cronaca che raramente lascia spazio all’emotività dei personaggi. Non è coinvolgente, è inequivocabile. Questo modo quasi distaccato di rivelare storie così intime è in realtà una scelta efficace, perché permette di guardare oltre i casi particolari. Ciò di cui parla, ciò che denuncia, purtroppo è molto più grande di ciò che racconta.

Miniserie

Chernobyl

Chernobyl non è solo il resoconto dettagliato di un disastro, è anche una denuncia dell’inesorabile voglia da parte del governo russo di insabbiare ogni cosa ancora oggi e di mettere le bugie davanti alla verità.

Miniserie

When they see us

When they see us è la nuova miniserie Netflix in quattro parti che racconta il famoso caso del 1989 della jogger di Central Park, in cui cinque ragazzi neri vennero ingiustamente accusati di stupro e tentato omicidio.