Miniserie

Looking for Alaska

Looking for Alaska è un teen drama sobrio e emozionante, senza fronzoli, caratterizzato da personaggi curiosi e ben definiti. Parla di innocenza perduta, di illusioni che si frantumano, di sofferenze sottopelle. E ha una bellissima aura di dolce nostalgia che chi è cresciuto amando le serie dei primi anni duemila apprezzerà senz’altro.

Miniserie

Unorthodox

Unorthodox è una miniserie in quattro parti che, attraverso numerosi flashback, segue le vicende di una giovane donna in fuga dalla comunità ebraica ultra ortodossa di Williamsburg.

Miniserie

The Outsider

Vedere serie o film tratti da libri mi affascina sempre. Quando poi, come nel caso di The Outsider, l’adattamento si distanzia dall’originale senza snaturarlo e anzi regalandogli nuova linfa sono ancora più felice. La casa di produzione HBO ha studiato il thriller soprannaturale di Stephen King, ne ha sviscerato i suoi punti forti aggiungendone altri e ha creato una miniserie che puntando sulla tecnica – dalla fotografia asettica alle musiche solenni – riesce a esaltare i lati più nascosti della storia.

Miniserie

Good Omens

Good Omens è intrattenimento di alta qualità, in cui non mancano sprezzanti critiche al mondo di oggi e scambi di battute brillanti. A volte l’intreccio è fin troppo fitto e complicato, ma forse il bello è anche questo. Perché è eccentrica, esagerata, originale, segue regole tutte sue. E, soprattutto, distrugge ogni pregiudizio possibile.

Miniserie

Unbelievable

La struttura di Unbelievable è molto solida e limpida, è articolata come un grande fatto di cronaca che raramente lascia spazio all’emotività dei personaggi. Non è coinvolgente, è inequivocabile. Questo modo quasi distaccato di rivelare storie così intime è in realtà una scelta efficace, perché permette di guardare oltre i casi particolari. Ciò di cui parla, ciò che denuncia, purtroppo è molto più grande di ciò che racconta.