Serie TV

Peaky Blinders

Il fascino del lato tecnico di Peaky Blinders è indescrivibile. Varrebbe la pena guardarla solo per la fotografia e la colonna sonora (che spazia da Nick Cave agli Arctic Monkeys), ma il bello è che c’è anche molto di più. Dentro c’è l’amore, la fratellanza, la lealtà, la politica, la criminalità. L’intreccio, soprattutto nelle prime stagioni, si sviluppa lentamente dandoti il tempo di prendere confidenza coi personaggi, con il periodo storico e con le innumerevoli tematiche che affronterà. Ho trovato questa lentezza un valore aggiunto, mai un difetto, perchè permette di scavare più a fondo e di apprezzare maggiormente la tensione che affiorerà puntata dopo puntata in un crescendo di emozioni. Una nota di merito, fra le tante, va al cast: impeccabile. Dagli sconosciuti ai volti più noti, ognuno di loro contribuisce magnificamente alla bellezza della serie. E la presenza di Adrien Brody nella quarta stagione alza ancora di più un livello già ottimo. Vi consiglio infatti la visione in lingua originale per cogliere le differenze tra i vari accenti e godere di ogni sfaccettatura.

Serie TV

The Sinner

The Sinner è una serie tremendamente bella. Dramma e thriller si incastrano perfettamente in un intreccio ipnotizzante. Sono otto incredibili episodi fatti di suspense e conflitti interiori. Un giorno d’estate in spiaggia Cora, una giovane donna all’apparenza serena, viene improvvisamente accecata dalla rabbia e pugnala un uomo fra lo stupore e il terrore dei presenti. Tutti sanno che è stata lei a ucciderlo e che il gesto è stato fulmineo e inspiegabile. Neppure Cora sa perchè l’ha fatto, tanto che quando viene interrogata non si ricorda niente. Il detective Ambrose resta colpito dalla particolarità del caso e decide di scavare più a fondo. La serie ruota quindi intorno al movente di questo omicidio, esaminando i meandri della mente di Cora e facendo uscire di volta in volta segreti sempre più inquietanti. Il ritmo incalzante e l’ottima costruzione della storia tengono lo spettatore incollato allo schermo. Ma la vera bellezza di The Sinner sta nell’empatia che riesce a creare nei confronti di Cora. È difficile rimanere distaccati, è difficile giudicarla, ed è ancora più difficile capirla. E questo, in qualche modo, è davvero affascinante. Ho visto anche la seconda stagione, più cupa e meno d’impatto ma ugualmente interessante, in cui Jessica Biel non fa parte del cast ma ne è il produttore esecutivo. Essendo una serie antologica, le due stagioni sono a sè stanti e possono essere viste indipendentemente una dall’altra. Mantengono però un filo conduttore, interpretato dal detective Ambrose.  

Torna in alto