Favolacce è un incubo, un tormento continuo da cui vuoi svegliarti ma non ci riesci. Perchè attrae e respinge, mostra e nasconde. Ti trascina in un malessere fatto di inquietudine sospesa, di caldo asfissiante e suoni disturbanti. Il finale lascia sgomenti, perplessi, ma anche profondamente affascinati dalla potenza del buon cinema.
Appoggia il bicchiere vuoto sul bancone. I cubetti di ghiaccio tintinnano. In sottofondo, musica di pianoforte. Lei si è alzata ed è uscita dal locale. Sei troppo egoista, ha detto. Non sei in grado di fare qualcosa per gli altri, per i tuoi figli, per me. Poi se n’è andata. Non ha voglia di piangere. […]
La gente stava arrivando da ogni angolo, riempiendo il parco fino a farlo scoppiare. Persone diverse con la stessa espressione, vite parallele unite dalla musica. Erano tutti in cerca di qualcosa, convinti di poterla trovare proprio quella notte. Avevano la faccia di chi spera, di chi crede, anche se non sa ancora in cosa. Lei […]
Gelsomini e tende bianche, cielo azzurro e aria di primavera. Il profumo inebriante dei fiori si diffondeva dalla terrazza all’ultimo piano di un vecchio palazzo del centro. Lì si nascondeva un cafè appartato e magicamente isolato dal rumore della città, sconosciuto ai più e amato dai pochi che avevano avuto la fortuna di trovarlo. Era […]
Mio fratello ha sei anni, io dieci. Sono io quello grande, sono io quello che capisce le cose.
La scorsa notte i nostri genitori hanno litigato di nuovo, urlando a bassa voce. Ogni volta sono convinti di essere invisibili, di avere un particolare potere che gli permette di non farsi sentire. Ma noi li sentiamo, è come se fossimo lì con loro, sempre.