Elegante e sensuale, schiva e appassionata. La storia di Beth Harmon, la sua forza magnetica, è così ben tratteggiata da sembrare reale. Anya Taylor-Joy risplende tenendo su di sè tutto il peso della narrazione, dimostrandosi allo stesso tempo felina e fragile e conferendo al suo personaggio un’attrattiva indiscussa.
Se avete apprezzato questo monologo e volete immergervi in altre storie (non di finzione) introspettive e toccanti su Netflix guardate anche Nanette di Hannah Gadsby, Jenny Slate:Stage fright e Jim e Andy.
Il viaggio è un tema che ho già affrontato più volte, ma avevo voglia di condividere con voi questa bellissima mail, questa fame di vita contagiosa.
Charlie Kaufman, sceneggiatore di capolavori come Eternal sunshine of the spotless mind e Synecdoche, New York, ha portato sullo schermo (grazie a Netflix) I’m thinking of ending things, un’opera intricata e meravigliosa tratta dall’omonimo romanzo di Iain Reid.
Ciao, nei momenti di crisi vengo a chiederti aiuto attraverso i film. Ho un’ansia pazzesca che mi paralizza e mi impedisce di fare le cose, peggiorando le situazioni per cui sono ansioso. Avresti qualche film da consigliarmi? Che tratti il tema e che sia incoraggiante?