Captain Fantastic
Captain Fantastic di Matt Ross ha l’anima della commedia drammatica indipendente dall’inizio alla fine. Non solo nella trama ma anche nei colori, nelle canzoni, nella mancanza di artifici inutili.
Captain Fantastic di Matt Ross ha l’anima della commedia drammatica indipendente dall’inizio alla fine. Non solo nella trama ma anche nei colori, nelle canzoni, nella mancanza di artifici inutili.
It’s kind of a funny story (5 giorni fuori) è un film leggero su un tema pesante. A metà fra dramma e commedia riesce a coniugare dolore e ironia, depressione e rinascita.
My mad fat diary è diversa da qualsiasi altra serie TV adolescenziale. È geniale, sfacciata, senza filtri. Non è stereotipata e non è visivamente bella, anzi all’inizio è straniante. I personaggi sono talmente realistici, pieni di difetti e stranezze, confusi e impulsivi, che risulta quasi difficile affezionarsi. Forse perchè non siamo abituati a vedere una realtà imperfetta e poco armonica, in cui la protagonista non è una ragazza che diventa improvvisamente bellissima dopo aver tolto gli occhiali. Rae è appena uscita da un istituto psichiatrico in cui ha passato quattro mesi quando, una volta tornata a scuola, prova a iniziare una nuova vita. È una sedicenne piena di problemi, a casa, a scuola, con gli amici, con i ragazzi. Ma soprattutto con se stessa. Si sente continuamente sbagliata e troppo strana, convinta di non meritare niente di buono. Le paranoie tipiche di quell’età sono in lei amplificate; ma ci sono dei meccanismi di difesa, dei pensieri, che sono del tutto condivisibili, come la paura di non essere accettati e di non trovare mai il proprio posto nel mondo. Ed è proprio questo che la rende emotivamente potente. Non ho mai visto trattare le tematiche dell’adolescenza in questo modo, le sensazioni di disagio e frustrazione sono palpabili, sembra di viverle in prima persona. Rae si racconta allo spettatore senza riflettere, senza costruirsi. Le sue parole prendono vita con fumetti e disegni e le sue emozioni sono trasparenti, nel bene e nel male. E tutto avviene sulle note di canzoni perfette, da Wonderwall degli Oasis a Fake plastic trees dei Radiohead. Qualcosa di davvero fantastico. Questa è una serie emotivamente potente, anche per chi adolescente non lo è più. P.S. La trovate tutta su YouTube.