A tre anni dalla seconda stagione, Paola Cortellesi torna a vestire i panni dell’investigatrice Petra Delicato per risolvere nuovi casi nell’arco di soli due episodi: “Il silenzio dei chiostri” e “Gli onori di casa”, entrambi già disponibili su Sky e NOW. La serie ha debuttato con successo nel 2020 ed è ispirata ai romanzi della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, rielaborati cambiando dettagli di trama e soprattutto attraverso la scelta di un’altra location, da Barcellona a Genova. Quest’ultima, è stata scelta per il suo carattere variegato, dai quartieri malfamati alla bellezza architettonica, e per la presenza fondamentale del mare e di una realtà portuale in grado di trasmettere un costante senso di difficoltà di radicamento. Fin dall’inizio, Genova si è dimostrata un personaggio a sé, quasi specchio della spigolosità tenera della protagonista.
Nei nuovi episodi, troviamo Petra in una casa diversa, al fianco di un compagno premuroso e dei suoi figli adolescenti, a cui non si approccia come sostituta della madre, ma con cui tenta di instaurare un rapporto di fiducia. Non è più la donna sola col suo ragno nella teca, è una donna di casa. In lei si percepisce il desiderio di imparare a stare in loro compagnia, l’affetto sincero che la lega a questa nuova famiglia, ma anche la nostalgia per la solitudine, che si ritaglia soltanto mentre resta chiusa in bagno a fumare o nel tragitto casa-lavoro immersa nella musica proveniente dalle immancabili cuffiette. Il suo porto sicuro è ancora rappresentato dal lavoro, per cui si spende fino in fondo insieme al collega e amico Antonio Monte, interpretato da Andrea Pennacchi.
Nonostante il centro della trama sia sempre focalizzato sui complicati casi da risolvere, in questa stagione il tono è più intimista ed è possibile vedere degli aspetti di Petra che prima si potevano soltanto intuire. “Il silenzio dei chiostri” evidenzia la sua fatica di mettere radici, “Gli onori di casa” mostra da dove questa fatica proviene. L’ultimo episodio, forse il più bello dell’intera serie, offre uno sguardo nuovo sulla protagonista, sulle sue paure ataviche e le sue continue disillusioni, rendendola più vulnerabile e quindi umana.
[articolo originariamente pubblicato sul Messaggero Veneto]

