Serie TV

Mindhunter 2

In Mindhunter c’è una calma apparente che stride con la brutalità della trama, una narrazione lenta in contrasto con la follia omicida. Questa tecnica, resa abilmente anche nella creazione di atmosfere asettiche e musiche azzeccatissime (perfetto l’incipit sulle note di In every dream home a heartache), eleva la serie a qualcosa che non si può definire solamente crime. Ma che è molto, molto di più.

Serie TV

Fleabag

Phoebe Waller-Bridge è la mente e il corpo di Fleabag e io non smetterò mai di ringraziarla. Con questa seconda e ultima stagione ha acceso quella scintilla di sensibilità solo accennata nella prima e non ha perso neanche per un attimo il brillante umorismo che la contraddistingue.

Serie TV

Sorry for your loss

Sorry for your loss è una ferita aperta che fa fatica a rimarginarsi, è dolore, sconforto, rabbia. Soprattutto all’inizio per me è stato difficile decidere di andare avanti, tanto che i primi episodi li ho visti a distanza di settimane. Ma c’era qualcosa fin da subito che mi ha spinto a sforzarmi, a prendere di petto questo male e affrontarlo. E adesso so che ho fatto bene.

Serie TV

Game of Thrones

Dopo aver visto l’ultima puntata mi sono chiesta più volte se la mia insoddisfazione venisse dalla delusione di vedere una bella storia raccontata male o semplicemente dal non accettarne la fine. Forse entrambe le cose.

Serie TV

Pose

Diretta da Ryan Murphy, Pose è il giusto equilibrio tra eccentricità e delicatezza, tra esuberanza e sensibilità. E credo ci sia proprio bisogno di vedere sullo schermo storie come questa.