Mine vaganti
Mine vaganti è indubbiamente uno dei film italiani più belli degli ultimi anni, un film che tratta temi delicati con leggerezza senza mai essere superficiale.
Mine vaganti è indubbiamente uno dei film italiani più belli degli ultimi anni, un film che tratta temi delicati con leggerezza senza mai essere superficiale.
Chi ha visto la trilogia dei Before di Linklater sarà portato a cercare delle analogie con Before we go, ma quasi da subito si accorgerà che, per quanto le circostanze possano sembrare simili, si tratta di qualcosa di diverso. L’atmosfera qui è molto meno romantica, meno sognante e più concreta.
Di The Big Kahuna non ricordo neanche la trama, ne ricordo l’intensità.
Ci sono scene, come il dialogo su cosa vuol dire avere carattere, di grande effetto. Ti piombano addosso senza preavviso e riesci a interiorizzarle solo dopo aver visto il film più di una volta. Col finale tocca poi dei picchi di sensibilità indescrivibili.
Blue Valentine parla di un amore alla deriva, fra nuovi slanci e promesse spezzate. Racconta la storia di due persone che si amano e si aggrappano a ogni tentativo possibile per salvare il loro rapporto, ma racconta anche il modo meraviglioso in cui questo rapporto è nato. Derek Cianfrance (regista anche di The place beyond the pines) dirige Michelle Williams e Ryan Gosling con grande sensibilità, rispettando il dolore e esaltando il piacere di una coppia. La fotografia nitida e senza fronzoli restituisce poi un ritratto ancora più intimo, che si basa su dialoghi e silenzi, su spazi pieni e spazi vuoti, spesso avvolti in musiche delicate e quasi sussurrate. Dean e Cindy si parlano con gli occhi, nel bene e nel male. Traspare in loro una confidenza tale che rende un distacco ancora più doloroso, si vede l’amore intrinseco che li ha uniti e si riesce a sentire quanto male lo stesso amore ha provocato. La bellezza di Blue Valentine sta nel far trasparire le emozioni, e infatti le scene più emozionanti sono quelle ridotte a un solo sguardo, a un solo gesto. Questo è uno di quei film che ti lascia guardare le cose da fuori, dandoti i tuoi spazi, i tuoi tempi. E poi, improvvisamente, quando appaiono i titoli di coda, ti accorgi che quella storia, quella verità, quella sensazione in bilico fra la gioia e il dolore è già parte di te.