Le otto montagne
Ho letto Le otto montagne di Paolo Cognetti la scorsa estate, al mare.
Bones and all di Luca Guadagnino è un miracolo cinematografico. Non in senso assoluto, non esiste l’assoluto. Lo è per me. Ha a che fare con ciò che voglio vedere e che non voglio, è un allineamento strano tra la me del momento e l’opera. Non è replicabile, esiste solo il tempo della visione. Di quella visione. E gli strascichi che questi miracoli si portano dietro, i turbamenti non del tutto spiegabili, spesso riguardano proprio quegli assoluti che non esistono.
The tragedy of Macbeth è un film nuovissimo e già classico, è tradizione e innovazione attraverso un bianco e nero che si fa personaggio, portatore di simboli e narrazioni. È uno spettacolo dal vivo dentro le mura di casa.
Credo che quello di Paolo Sorrentino sia un film infinito, di quelli che proprio non finiscono coi titoli di coda e che anzi si ripercuotono sulla quotidianità, la arricchiscono. D’altronde “il cinema non serve a niente, però ti distrae”.
Da oggi su MUBI potete recuperare In the mood for love di Wong Kar-wai. È una perla di rara bellezza, un’opera raffinata accompagnata da un motivo musicale che vi ossessionerà per tutto il tempo.