Musica

Roo Panes

Ho scoperto Roo Panes con Lullaby love, e mi ha ipnotizzata. Nel video praticamente c’è solo il suo viso, una barca e la sua voce. Ed è di una potenza inaspettata, travolgente. Alla fine mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e non sapevo neanche perchè.

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Film

Blue Valentine

Blue Valentine parla di un amore alla deriva, fra nuovi slanci e promesse spezzate. Racconta la storia di due persone che si amano e si aggrappano a ogni tentativo possibile per salvare il loro rapporto, ma racconta anche il modo meraviglioso in cui questo rapporto è nato. Derek Cianfrance (regista anche di The place beyond the pines) dirige Michelle Williams e Ryan Gosling con grande sensibilità, rispettando il dolore e esaltando il piacere di una coppia. La fotografia nitida e senza fronzoli restituisce poi un ritratto ancora più intimo, che si basa su dialoghi e silenzi, su spazi pieni e spazi vuoti, spesso avvolti in musiche delicate e quasi sussurrate. Dean e Cindy si parlano con gli occhi, nel bene e nel male. Traspare in loro una confidenza tale che rende un distacco ancora più doloroso, si vede l’amore intrinseco che li ha uniti e si riesce a sentire quanto male lo stesso amore ha provocato. La bellezza di Blue Valentine sta nel far trasparire le emozioni, e infatti le scene più emozionanti sono quelle ridotte a un solo sguardo, a un solo gesto. Questo è uno di quei film che ti lascia guardare le cose da fuori, dandoti i tuoi spazi, i tuoi tempi. E poi, improvvisamente, quando appaiono i titoli di coda, ti accorgi che quella storia, quella verità, quella sensazione in bilico fra la gioia e il dolore è già parte di te.

Film

It’s kind of a funny story

It’s kind of a funny story (5 giorni fuori) è un film leggero su un tema pesante. A metà fra dramma e commedia riesce a coniugare dolore e ironia, depressione e rinascita.

Serie TV

My mad fat diary

My mad fat diary è diversa da qualsiasi altra serie TV adolescenziale. È geniale, sfacciata, senza filtri. Non è stereotipata e non è visivamente bella, anzi all’inizio è straniante. I personaggi sono talmente realistici, pieni di difetti e stranezze, confusi e impulsivi, che risulta quasi difficile affezionarsi. Forse perchè non siamo abituati a vedere una realtà imperfetta e poco armonica, in cui la protagonista non è una ragazza che diventa improvvisamente bellissima dopo aver tolto gli occhiali. Rae è appena uscita da un istituto psichiatrico in cui ha passato quattro mesi quando, una volta tornata a scuola, prova a iniziare una nuova vita. È una sedicenne piena di problemi, a casa, a scuola, con gli amici, con i ragazzi. Ma soprattutto con se stessa. Si sente continuamente sbagliata e troppo strana, convinta di non meritare niente di buono. Le paranoie tipiche di quell’età sono in lei amplificate; ma ci sono dei meccanismi di difesa, dei pensieri, che sono del tutto condivisibili, come la paura di non essere accettati e di non trovare mai il proprio posto nel mondo. Ed è proprio questo che la rende emotivamente potente. Non ho mai visto trattare le tematiche dell’adolescenza in questo modo, le sensazioni di disagio e frustrazione sono palpabili, sembra di viverle in prima persona. Rae si racconta allo spettatore senza riflettere, senza costruirsi. Le sue parole prendono vita con fumetti e disegni e le sue emozioni sono trasparenti, nel bene e nel male. E tutto avviene sulle note di canzoni perfette, da Wonderwall degli Oasis a Fake plastic trees dei Radiohead. Qualcosa di davvero fantastico. Questa è una serie emotivamente potente, anche per chi adolescente non lo è più.   P.S. La trovate tutta su YouTube.