Scissione 2

Si è conclusa su Apple TV + la seconda stagione di Scissione, l’acclamata serie diretta da Ben Stiller che è tornata sugli schermi dopo tre anni dal suo debutto. Complice un episodio finale da capogiro, la serie si conferma tra le più avvincenti del momento e anche degli ultimi anni, riuscendo a coniugare una tecnica studiata con picchi di emotività scritti alla perfezione.

Nella stagione precedente, avevamo lasciato i quattro personaggi principali – i colleghi (gli interni) Mark, Helly, Dylan e Irving – alle prese, per un tempo breve ma sufficiente, con le vite dei loro esterni. Si era toccato un punto in particolare, rappresentato dalla figura di Casey/Gemma, che da interna impersonava la consulente del benessere, mentre da esterna la moglie di Mark. Ed è su questo punto che si basa molto dell’intreccio sviscerato nelle nuove puntate, tanto che a Gemma e Mark (esterno) è stato dedicato un intero episodio flashback per presentare la loro relazione, dall’incontro casuale in una sala d’attesa alla crescita del sentimento, dei progetti, dei sogni, fino alla tragica fine. Se, però, per Mark, quello fuori dalla Lumon, Gemma è la donna della sua vita, per l’altro Mark, l’interno, è Helly l’interesse amoroso. Si crea, quindi, un abisso tra ciò che accade dentro l’ufficio e ciò che accade fuori, tanto che gli interni iniziano a sentire di avere diritto ad una vita propria, di non essere soltanto dei fantocci. In questo senso, infatti, si ampliano anche le storie degli altri personaggi, tra cui spicca Irving col suo spirito ribelle e sensibile.

Scissione, come ogni buon thriller fantascientifico, è una porta sul presente e, in questo caso, anche uno studio sul concetto di identità. Sempre più frammentata e rigida, divisa in parti con tante definizioni ampliate dalla tecnologia, ma anche sempre più volatile e incomprensibile. Nella serie si riesce, inoltre, a riflettere sui metodi di terapia per affrontare il dolore, a partire dall’EMDR, richiamato dal lavoro, caratterizzato da un’intensa attività oculare, che devono eseguire i refiner.

La terza stagione è già stata confermata e, stando a quanto ha affermato Ben Stiller, non servirà aspettare altri tre anni.