Questo mese poche cose, ma buone.
La fuga di Martha
Asfissiante thriller che si sviluppa soprattutto nella testa della protagonista, concedendo a chi guarda la possibilità di percepire i suoi tormenti. C’è molta confusione, angoscia. Elizabeth Olsen nel 2011 era già bravissima.
Control
Dramma in bianco e nero su Ian Curtis, leader dei Joy Division. Il cuore della storia, più che la musica, è la tensione che regna all’interno del protagonista e che si ripercuote sulle sue relazioni. E che fa i conti con l’epilessia, la fama, il suicidio. Insomma, un film bello tosto.
What happened, Miss Simone?
Il documentario sulla vita di Nina Simone, sulla sua interiorità. I filmati inediti con le sue confidenze si alternano a interviste alla figlia e ad alcuni amici. Si parla di salute mentale, di diritti civili. Una visione che arricchisce.
Amore a seconda vista
Romantico, francese, costruito su risvolti temporali che cambiano le cose. Sulla scia di Deux moi e La belle epoque.
e Luca, di cui ho parlato qui.
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