Qualche settimana fa hanno trasmesso in TV Notting Hill e ovviamente l’ho rivisto. Adoro l’atmosfera, la storia, l’umorismo british, Spike, le albicocche al miele. Tutto, perdindirindina. Questo mese ho fatto anche un rewatch di Juno, ogni volta che lo vedo migliora.
Tra le new entry di giugno il primo posto è tutto per Ritratto della giovane in fiamme, un’opera così totalizzante che l’inquadratura finale sulle note di Vivaldi mi risuona ancora dentro. Il mio è stato un vero colpo di fulmine per la regista Céline Sciamma, di cui ho particolarmente apprezzato anche il più acerbo Tomboy.
Tra qualche delusione (La casa dei libri, Che fine ha fatto Bernadette?) ho trovato nuova linfa nel cinema italiano. Ricordi? mi ha steso con la sua malinconica sequenza di parole e immagini, L’ospite mi è sembrato il corrispettivo cinematografico della musica di Brunori Sas e ho trovato in Magari una grazia perduta. Bello il nostro cinema.
Su prime video ho visto anche il film d’animazione La bottega dei suicidi. Bizzarro, ma inaspettatamente sensibile.
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