Ho visto I sospiri del mio cuore qualche giorno fa e me ne sono innamorata perdutamente. Una dolcissima storia sui primi amori e la costruzione della propria identità, un insieme di metafore semplici e preziose. Magico, soave, una carezza.
La diseducazione di Cameron Post
Un racconto profondo e onesto sulle agghiaccianti terapie di riorientamento sessuale. Gli sguardi dei ragazzi sono pieni di paura, le loro parole distorte e spesso confuse e la violenza emotiva che subiscono dilaga a passi quasi impercettibili. C’è dolore, tanto, ma il finale è una bellissima ventata di coraggio.
Orecchie
Sicuramente grezzo e a tratti artificioso, ma l’anima c’è. Ed è quella di una generazione disillusa piena di paura e voglia di vivere. Da adesso guarderò più spesso gli angoli della bocca.
Jim e Andy
La trasparenza di Jim Carrey nel raccontarsi mi ha commosso più del previsto. Con poche parole riesce a tirar fuori dubbi e insicurezze, idee sulla spiritualità, piccoli insegnamenti di vita. Il suo tono di voce è calmo, naturale, come se non avesse più paura di alcun giudizio sulla sua persona. Jim e Andy mi ha ricordato quanto ghiaccio ci sia sotto la punta dell’iceberg, sotto la parte visibile, di ognuno di noi.
L’altra metà
Dolce, diverso dal solito. La storia, attingendo al Cyrano de Bergerac, riesce a tirar fuori un lato romantico e autentico dando spazio a tante emozioni diverse. L’ideale per fare un tuffo nei piccoli grandi drammi adolescenziali (e non solo) legati all’amore.
Ho visto anche un’insolita quantità di ottimi cortometraggi, tra cui: Stuttered, The fall, Out, Loop, Fire (Pożar) e Fauve.
Altra meraviglia del mese lo show Douglas di Hannah Gadsby, uscito su Netflix il 26 maggio. Acuto, esilarante, perfettamente calibrato. Spacca.
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