Sono qui con le mani sulla tastiera da mezz’ora, continuo a scrivere e cancellare. Anche adesso, è incredibile. Vorrei poter prendere in mano la sublime sceneggiatura di Piccole donne e scavarci dentro, elogiando Greta Gerwig in tutti i modi possibili. Alcune scelte narrative mi hanno commosso, le ho trovate così rispettose nei confronti di un grande classico e così adatte al nostro tempo. Evidenziare i tratti distintivi delle sorelle ricorrendo alla messa in scena di situazioni simili e reazioni diverse è stato un colpo di genio, per non parlare poi dell’introduzione di continui salti temporali. Una rete di fili che si snoda al culmine di una drammaticità annunciata, che disorienta e unisce, che separa e avvolge. Fenomenale.
E il cast? Che meraviglia. Soirse Ronan si è cucita addosso l’anima di Jo March, Florence Pugh è diventata in un attimo una delle attrici più promettenti del momento, Timothée Chamalet ha confermato ciò che si dice di lui, Laura Dern è il talento che conosciamo, Louis Garrel con poche scene ci fa capire chi è Friedrich. E Meryl Streep, “Meryl Streep potrebbe fare Batman ed essere la scelta giusta” (Modern family). Potrei continuare parlando della fotografia, dei costumi, delle musiche. Ma non lo farò, non è qui che voglio portare la vostra attenzione.
Ieri sera in sala c’erano quasi solo donne. Di tutte le età, dalla signora anziana con la sciarpa del colore dei capelli alla ragazzina con lo sguardo un po’ assente in terza fila. Eravamo tutte lì, a guardare una storia di donne che si innamorano e che lottano, donne con sogni diversi e ugualmente importanti. Questa storia ha talmente tante angolazioni che è in grado di parlare a ognuna di noi, e io sono certa che la persona seduta vicino a me è sobbalzata per qualcosa che io non ho neanche visto. Greta Gerwig, inconsapevolmente o forse no, ha creato un senso di solidarietà femminile di cui spesso ci si dimentica. E in quella sala, attorniata da tutte quelle storie di donne diverse da me, ho sentito un calore che non provavo da tempo. Mi sono sentita meno sola.
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