Oltre a interpretare il meraviglioso J.D. in Scrubs, Zach Braff ha anche scritto e diretto alcuni film indipendenti. Il suo debutto è Garden State ed è adorabile, una storia verosimile di crescita e coraggio che ho visto tanti anni fa e non mi stancherò mai di rivedere.
Garden State per me è pura nostalgia. Mi ricorda un tempo in cui il dialogo era tutto, il confrontarsi e confidarsi era la cosa più importante. Un tempo, forse un limbo, in cui non si hanno ancora delle vere responsabilità e ciò che preme di più è conoscere se stessi, anche attraverso gli altri. Indagare a fondo dentro di sé è una cosa che non si smette mai di fare, ci saranno sempre nuovi stimoli e nuovi demoni. Ma la prima volta che ci si guarda dentro davvero è irripetibile. E in questo film quel momento intenso di gioia dolorosa c’è tutto.
La colonna sonora è favolosa, mi ha fatto scoprire gli Shins e Iron & Wine, mi ha fatto rivivere la magia dei Coldplay e di Simon & Garfunkel. La musica accompagna i momenti migliori, ne scandisce l’intensità e la sua forza è marcata dalle parole di Sam quando fa ascoltare New Slang a Andrew: “Devi sentire questa canzone ti cambierà la vita, te lo giuro.” in cui l’innocenza di lei si scontra con il cinismo di lui creando un contatto palpabile in cui tutto intorno a loro sembra fermarsi.
Altri due film che vi consiglio diretti da Zach Braff sono Wish I was here – di cui è anche lo sceneggiatore – e Going in style. Quest’ultimo è più vicino al genere della commedia e si avvale di tre grandissimi attori che si trovano in perfetta sintonia: Morgan Freeeman, Michael Caine e Alan Arkin.
Wish I was here è il film della maturità, in cui prende i suoi temi più cari e li riformula dando vita a una storia in cui il gioco e il divertimento convivono con i problemi legati alla quotidianità. È come se lui crescesse insieme ai suoi film senza però cambiare la sua essenza. Fragile e delicata, timida e impaurita, ma anche incredibilmente piena di vita.