Joker ha fatto finalmente il suo ingresso trionfale nelle sale italiane.
Todd Phillips , regista di film di successo come Una notte da leoni, si distanzia dal classico cinecomic e sfrutta un personaggio come Joker per parlare della società contemporanea, in cui gli oppressi non vengono aiutati e anzi tendono a essere esclusi. Phillips attua questa critica sociale senza abbandonare la sua vena comica, e anzi inserendo momenti estremamente divertenti accanto a quelli più drammatici, quasi ricalcando la personalità del protagonista.
Nella storia del cinema è inevitabile il confronto con Travis Bickle di Taxi Driver. Scorsese dà però una profondità più complessa e sfuggente al suo personaggio, mentre il Joker di Phillips è anche fin troppo carico di un passato e un presente noti. La sceneggiatura e la struttura di Joker infatti sono rigide, anche la scelta delle canzoni è classica (e perfetta) e questo sembra non dare al protagonista lo spazio per esprimersi. Eppure Joaquin Phoenix riesce a rompere gli schemi e dona a un personaggio costruito uno spessore da brividi, rendendolo indimenticabile. Il film lo fa lui.
Grazie al suo interprete il fascino inquietante di Joker è enorme, ogni smorfia nasconde un tormento, ogni apparente calma cova odio. E le sue lacrime, così spontanee e verosimili, contribuiscono a rendere più umano quello che è sempre stato visto solo come il cattivo. Nella parte finale la tensione che avevo accumulato era talmente alta che da una parte sentivo il bisogno di una pausa e dall’altra non riuscivo a distogliere lo sguardo dallo schermo, da quella faccia che si contraeva tra pianti e risate, tra dolore e follia. La colonna sonora poi mi risuonava addosso, facendomi sentire uno spropositato peso sul petto. Quando sono apparsi i titoli di coda la sala era silenziosa, gelida, era come se fosse necessario starsene ancora lì qualche minuto a fissare il vuoto.
Joker inquieta perché è reale, perché purtroppo è inevitabile rivedere in alcune scene fatti di cronaca. Ed è impossibile rimanere indifferenti.
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grazie per questa recensione su joker. io sono rimasta fino allo schermo bianco, dopo i titoli di coda..un silenzio mai avvertito prima..nessuno che respirava..io scossa come da tanto non mi accadeva al cinema..le lacrime che mi bagnavano il viso..per la sofferenza e la bellezza.