The Breakfast Club è la rivincita degli strambi, è la paura di crescere, è l’adolescenza in tutte le sue forme. In pieno stile anni 80, dalla musica ai vestiti, racconta la storia di cinque studenti che per motivi diversi si trovano in punizione. Costretti a trascorrere l’intera giornata in biblioteca cominceranno pian piano a conoscersi e a mostrarsi per come sono veramente.
Ognuno di loro, aprendosi, scopre di avere dentro di sè più aspetti, più sfumature. Le loro personalità all’inizio così semplici da categorizzare vanno in frantumi e inaspettatamente capiscono di poter avere dei punti in comune con persone che credevano troppo diverse da loro. Il criminale e la principessa, il cervellone e l’atleta, la pazza. In realtà sono più simili di quanto immaginano. Hanno tutti paura di non piacere abbastanza, di non essere abbastanza. Tutti a volte si sentono soli e incompresi. Anche chi sembra avere tutto. E questa sensazione di inadeguatezza così forte li unisce, e unisce tutti gli adolescenti di questo mondo.
Il messaggio di The Breakfast Club è proprio questo: lo smantellamento dei pregiudizi, l’invito a fidarsi degli altri. Si tratta di un vero e proprio cult, un film che ha fatto della commedia adolescenziale un genere a tutti gli effetti.
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