“Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all’area degli arrivi dell’aeroporto di Heathrow.” Penso alle stazioni, alle macchine in attesa in doppia fila, ai bambini arrampicati sui finestrini che cercano qualcuno con lo sguardo. Penso a quei bambini quando quello sguardo lo incontrano. Penso ai nonni che rivedono i nipoti, impazienti di riempirli di coccole e dolci. Penso agli amici che vivono in parti diverse del mondo e agli eterni abbracci che si scambiano mentre si raccontano tutte le loro avventure. Come se il tempo non li avesse mai divisi. Penso a quanto ha ragione Harvey Keitel in “Youth” a dire che le emozioni sono tutto quello che abbiamo.
E penso che sia il momento di saltare nelle pozzanghere, senza stivali, completamente inzuppati, tenendosi per mano.
Hoppípolla.