Cortomiraggi

[ Prima di vedere WandaVision, la nuova miniserie disponibile su Disney plus, vi consiglio di recuperare alcuni film dell’universo Marvel per godervela al meglio. Qui trovate un articolo dettagliato. Se invece conoscete già questo mondo, ma avete bisogno di un ripasso ci sono due video in Marvel Legends dedicati a Wanda e Visione ]

DA QUI SPOILER

WandaVision è, in fin dei conti, una storia di amore e perdita. Sotto impalcature fantasiose e riferimenti alla cultura pop c’è una donna spezzata dal dolore, dalla vita. Wanda costruisce una realtà parallela per elaborare l’ennesimo lutto, crea un mondo di finzione in cui le cose possano essere diverse e sotto controllo. E quando anche queste certezze vacillano, quando le si rivoltano contro, viene fuori tutta la sofferenza che, nonostante gli sforzi, non è mai riuscita a dominare. Gli ultimi episodi, in particolare l’ottavo, portano infatti a galla tutte le emozioni represse rendendo Wanda spettatrice di se stessa e riportandola alla cruda realtà. Vederla guardarsi, vederla soffrire nuovamente, è straziante. Wanda è alle prese con la vera perdita di cui parla Sean in Will Hunting, quella che “si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso”.

Nonostante abbia trovato geniali alcuni rimandi e affascinanti molte teorie, devo dire che pensando a Wandavision penso “solo” al racconto di un dolore indicibile. Ed è forse per questo, per il modo in cui si differenzia dalla gran parte dei film Marvel favorendo un approccio più intimo e ricercato, che mi è piaciuta.