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Film

The vast of night – e recap di dicembre

Elisa

Questo mese ho visto davvero un sacco di bei film. Vi ho già parlato di quelli che mi hanno colpito di più (Soul, Never rarely sometimes always, L’incredibile storia dell’isola delle Rose, Mank) e ora vi dico due parole sugli altri:

The vast of night (in foto)
L’esordio alla regia di Andrew Patterson è un pacato e coinvolgente film di fantascienza ambientato negli anni ’50. Discorsi concatenati, inquadrature buie e suoni da tenere a mente. Una vera chicca.

Nessuno sa che io sono qui
Particolare, cupo, toccante. Se siete in cerca di perle nascoste su Netflix guardatevi questo piccolo film cileno con Jorge Garcia.

I’m your woman
Un crime dai toni cupi che spesso si trasforma in una raccolta di solidali sguardi femminili. La protagonista è interpretata da Rachel Brosnahan, che qui dimostra di poter essere molto altro oltre alla signora Maisel.
Gran finale, ottima fotografia (mi ha vagamente ricordato Drive).

Il primo anno
Questa pellicola francese, semplice e diretta, mostra una realtà fatta di ansia e competizione che coinvolge molti studenti e che in alcuni casi può diventare totalizzante e pericolosa. Finalmente un film che ne parla.

La belle époque
Commedia romantica atipica e piacevolissima che fa leva sulla nostalgia. Da vedere quando si vuole andare da un’altra parte.

Tutti i santi giorni
Dolce, amaro, profondamente autentico nel mostrare un amore per quello che è. Alcuni brevi momenti, fatti di abbracci e fragilità esposte, sono decisamente più forti dei dialoghi e potrebbero esistere anche al di fuori dell’intera storia. Sono come delle bellissime fotografie da custodire.

Oltre a questi ho apprezzato anche Hope Gap, Wild Rose, La storia della principessa splendente, Song of the sea, The Gentlemen e Happiest season. Tra i cortometraggi vi segnalo Burrow e Tu sì io no.

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