Ho appena notato che su Spotify la mia canzone dell’anno è Ridere dei Pinguini tattici nucleari. Non mi sorprende, l’ho ascoltata talmente tante volte da perdere il conto. Non saprei neanche da dove cominciare nel ringraziare questi ragazzi per la leggerezza consapevole che mi regalano tutte le volte in cui ne sento il bisogno. Quest’anno la loro musica è stata come un’ancora, un appiglio bellissimo a cui aggrapparmi forte per sentirmi meno sola.
Una delle cose che amo di più nei loro testi è la quantità di riferimenti che inseriscono a raffica, riferimenti che capisco spesso al volo e che mi fanno sentire parte di qualcosa di più grande di me. In Ridere ad esempio c’è Fix you dei Coldplay, canzone che la mia generazione probabilmente non dimenticherà mai, in Tetris c’è Friends, in La storia infinita Stranger Things. E potremmo continuare all’infinito. Il bello però è che il loro non è citazionismo fine a se stesso; è amore, è condivisione. I pinguini hanno una rara capacità, quella di farti sentire parte di un gruppo.
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