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Serie TV

Peaky Blinders

Elisa

Il fascino del lato tecnico di Peaky Blinders è indescrivibile. Varrebbe la pena guardarla solo per la fotografia e la colonna sonora (che spazia da Nick Cave agli Arctic Monkeys), ma il bello è che c’è anche molto di più.

Dentro c’è l’amore, la fratellanza, la lealtà, la politica, la criminalità. L’intreccio, soprattutto nelle prime stagioni, si sviluppa lentamente dandoti il tempo di prendere confidenza coi personaggi, con il periodo storico e con le innumerevoli tematiche che affronterà. Ho trovato questa lentezza un valore aggiunto, mai un difetto, perchè permette di scavare più a fondo e di apprezzare maggiormente la tensione che affiorerà puntata dopo puntata in un crescendo di emozioni.

Una nota di merito, fra le tante, va al cast: impeccabile. Dagli sconosciuti ai volti più noti, ognuno di loro contribuisce magnificamente alla bellezza della serie. E la presenza di Adrien Brody nella quarta stagione alza ancora di più un livello già ottimo. Vi consiglio infatti la visione in lingua originale per cogliere le differenze tra i vari accenti e godere di ogni sfaccettatura.

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Comments

  1. È la mia serie tv preferita e in realtà me ne sono accorta tardi, quando non volevo guardare più di un episodio al giorno perché altrimenti l’avrei finita, quando l’ho terminata e sono rimasta piacevolmente stupita da quanto mi fosse effettivamente piaciuta. Tutti gli attori sono bravissimi e hanno qualcosa che li caratterizza, amo i costumi, i luoghi e la fotografia. Nonostante la criminalità, la violenza, il dolore e tanti proiettili, amo la famiglia Shelby, il modo di porsi di Tommy, i problemi di Arthur, la mente di Polly.. Questa serie è, semplicemente, la mia preferita.

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