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Film

It’s kind of a funny story

Elisa

It’s kind of a funny story (5 giorni fuori) è un film leggero su un tema pesante. A metà fra dramma e commedia riesce a coniugare dolore e ironia, depressione e rinascita.

Craig è un adolescente che, a un passo dal diploma, sente addosso troppa pressione e inizia a pensare al suicidio. Decide così di andare in ospedale per chiedere aiuto: verrà ricoverato nel reparto psichiatrico per cinque giorni, dove conoscerà persone con vissuti diversi e anime simili.

La depressione di cui soffre Craig è dovuta all’ansia da prestazione, dalla paura di fallire e di non riuscire a soddisfare le aspettative di suo padre. Questa condizione di stress è molto frequente nei giovani e spesso è anche sommessa, nascosta, somatizzata. C’è nella società di oggi una continua competizione, sembra tutto “un fottuto concorso di bellezza” come dice Dwayne in Little Miss Sunshine. E l’effetto di tutto questo su Craig è estremo, perchè lo annienta al punto di pensare che togliersi la vita sia l’unica via d’uscita, il suo è un disagio esistenziale così forte che sembra insuperabile.

In It’s kind of a funny story ci sono anche altre storie, spesso dolorose, che mettono il protagonista di fronte a realtà complesse. Parlando con gli altri pazienti inizierà a sentirsi meno solo, meno incompreso. E una flebile voglia di vivere riuscirà pian piano a farsi strada dentro di lui, a trovare appigli che credeva di non avere, a creare legami che pensava di non meritare. E queste nuove emozioni riescono a uscire dallo schermo con discrezione, senza mai risultare forzate o finte.

È difficile far sia sorridere che commuovere quando si tratta un tema così intimo come la depressione. Ma questo film ci riesce alla grande.

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